studi e ricerche
DISTRETTO TURISTICO ALTOSALENTO RIVIERA DEI TRULLI
Suggerimenti per la ricettività altosalentina
Un milione e settecentomila presenze sono un numero considerevole, che deve far riflettere le nostre maestranze sulle opportunità di attivare una rete di servizi innovativi e diversificati.
Piccole strutture alberghiere, anche nella formula bed and breakfast, sono necessarie sulla costa per completare l’offerta. Bisogna lavorare in questa direzione, anche per favorire la riemersione di tanta economia sommersa presente nel settore delle case per vacanza.
Occorre continuare a rafforzare la dotazione ricettiva nelle aree rurali interne e in strutture rurali tipiche, e favorire altresì nuove forme allargate di turismo rurale dove il turista diventa attore e coprotagonista delle attività agricole ad esempio con fattorie didattiche e villaggi turistici rurali, coniugando i valori del mondo agricolo con i confort della vita moderna.
Definisco villaggio turistico rurale una struttura turistica medio grande, ambientata nelle grandi masserie e nelle adiacenti campagne, che coinvolga gli ospiti nelle normali attività agricole e nelle lavorazioni artigianali di supporto all’agricoltura, con una attenzione agli aspetti sociali e simbolici rurali quali i costumi, i proverbi, la musica; inoltre l’ospite dovrà essere stimolato con visite guidate alla scoperta delle feste popolari, delle fiere e del folclore dei luoghi. Nel contempo il nostro turista potrà svolgere attività equestri, trekking, tiro con l’arco oppure passeggiare a piedi o in bicicletta, nuotare in piscina o abbronzarsi, giocare al calcio o a tennis; cioè svolgere tutte quelle attività tipiche del turismo tradizionale.
Sarei tentato, al termine di questo capitolo, di elencare le attività, vale a dire le strutture e attrazioni pensate per il tempo libero e il turismo, così pure approfondire il tema dei servizi che consentano la fruizione turistica, dalle strutture ricettive alla ristorazione ai trasporti ai servizi di accoglienza, ma ritengo sia più valido parlarne, come già ho fatto, a sprazzi nel corso del lavoro.
Tutto è funzionale al distretto turistico, l’idea centrale è il sistema, se nella comunità locale si radicalizza l’idea, la logica conseguenza è un ciclo virtuoso che porta a un utilizzo sostenibile e valorizzazione delle risorse naturali e culturali, a una rivitalizzazione e creazione di eventi, a un proliferare di attività di svago e a una crescita e qualificazione dei servizi.