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STUDI E RICERCHE

DISTRETTO TURISTICO ALTOSALENTO RIVIERA DEI TRULLI

Il nostro cliente e il posizionamento continuo

Conclusioni e considerazioni finali

La crescita e lo sviluppo dell’area altosalentina passa dunque attraverso il distretto, che attui un’integrazione sia verticale (di filiera) quanto orizzontale ( di varietà di prodotti e servizi). Il distretto turistico deve tendere a valorizzare i ricchi giacimenti ambientali e culturali presenti ed a rafforzare la fiducia interpersonale, interaziendale e interistituzionale con una nuova metodologia di lavoro. Da uno sviluppo turistico balneare disordinato e improvvisato, determinato dalla prevalenza della domanda sull’offerta, si passa a uno sviluppo ordinato coordinato  e integrato fra marine e entroterra, rispondendo in maniera opportuna alle esigenze-desideri dei consumatori-turisti in una prospettiva di sviluppo sostenibile. Sviluppo sostenibile significa rispetto della persona e consapevolezza di vendere un’esperienza, con responsabilità e senso del limite vale a dire turismo sostenibile. Si dice sostenibile quel turismo in grado di soddisfare i bisogni presenti dei turisti, dell’industria turistica e delle popolazioni residenti, senza che ciò comprometta la soddisfazione dei bisogni delle future generazioni.

Il nuovo turismo dell’Altosalento non deve concedere nulla al caso, ma si concretizza attraverso un piano di attività preparato con competenza professionale, e attuato con il contributo consapevole e fattivo di tutte le espressioni della società.  L’anima dello sviluppo è rappresentata dalle persone, dal capitale umano che evolve in capitale sociale che si esplica in capitale creativo. La creatività, intesa come  idee e contenuti nuovi che rompano i vecchi schemi, deve essere l’anima del distretto. Occorre investire nella creatività perché è la forza vincente che consente di creare e mantenere quel vantaggio competitivo indispensabile per un territorio che ha l’ambizione di moltiplicare  i suoi utilizzatori turistici.   

I fattori per il successo di un territorio possono essere sintetizzati in quelle che Richard Florida chiama delle tre T: tecnologia, talento, e tolleranza.  Serve  investire in tecnologia, impedire flussi di cervelli in uscita, e favorire flussi in entrata di talenti, inoltre  occorre tolleranza e apertura verso il nuovo e il diverso. Tecnologia e talento sono fra loro collegati: la tecnologia presuppone forte stimolo all’innovazione e implementazione della stessa; talento presuppone istruzione e professionalità. L’Altosalento ha un altissimo numero di laureati e diplomati; i talenti ci sono quindi, o... ci sarebbero, perchè in molti scappano via.  Eppure le possibilità di crearsi lavoro ci sarebbero, occorre molta caparbietà e incoraggiamenti da parte di tutti gli attori del territorio, chiaramente le istituzioni tutte hanno un ruolo fondamentale.

E con quest’auspicio chiudo questo lavoro sulla mia terra.  

                                                                                                                       giuseppe fedele

Bibliografia:  

Ø     Fernando Sammarco, I leoni di Messapia.

Ø     Giuseppe Magno-Pietro Magno, Storia di Ceglie Messapica, Grafischiena 1992.

Ø     Conte-Scatigna Minghetti, Ceglie Messapica arte ambienti monumenti, Nuova editrice Apulia 1987.   

Ø     Giovanni Russo, I figli del Sud, Fratelli Fabbri Editori 1974

Ø     Kerry Godfrey-Jackie ClarKe, Manuale di marketing territoriale per il turismo, Le Monnier 2002.

Ø     Josep Eiarque, La destinazione turistica di successo, Hoepli editore 2003.

Ø     Richard Florida, L’ascesa della nuova classe creativa, Mondadori 2003.

Ø     Vera Zamagni, Dalla periferia al centro, Il Mulino 1997.

Ø     Rinella A.-Rinella F., Serre, cantine e frantoi, Progedit 2003.

Ø     Viterbo D., Turismo e territorio, Argo 1995.

Ø     Dewailly-Flament, Geografia del turismo e delle attività ricreative, Clueb 1996.

Ø     Pietro Leoni, La città ospitale  –  un contributo per l’elaborazione delle strategie e dei piani d’azione dei “sistemi turistici locali”

Ø     Direzione didattica I circolo San Vito dei Normanni, Collana sui sentieri della memoria.

Ø     Regione Puglia, Puglia rurale il territorio di ‘la collina di Brindisi’.

Ø     Azienda di promozione turistica della provincia di Brindisi, Terra di Brindisi tra percorsi e storia.

Ø     Ernesto Marinò, Repertorio delle fonti archivistiche e documentarie per la storia di San Vito dei Normanni già San Vito degli Schiavoni, Schena editore 2004.

Ø     Alto Salento – Gruppo di azione locale, Quaderni di assistenza tecnica.

Ø     Bollettini periodici del Gruppo di azione locale Alto Salento.

Ø     Piano di sviluppo locale “Alto Salento” Programma operativo leader + 2000-2006.

Ø     Depliants turistici vari.

Ø     Articoli vari di giornali: Quotidiano di Brindisi, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Repubblica.    

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