studi e ricerche
DISTRETTO TURISTICO ALTOSALENTO RIVIERA DEI TRULLI
Alcune tendenze in atto nell'Altosalento
La prossima tabella illustra il bilancio demografico del 2004, che conferma il trend della diminuzione di popolazione dovuto ai due saldi negativi.
Bilancio demografico anno 2004 e popolazione residente al 31 Dicembre
|
Carovigno |
Ceglie |
Ostuni |
S.Michele |
San Vito |
Altosalento |
Popolazione al 1° Gennaio |
15396 |
20864 |
32766 |
6247 |
19908 |
95.181 |
Nati |
153 |
172 |
255 |
46 |
156 |
782 |
Morti |
103 |
240 |
292 |
48 |
154 |
837 |
Saldo Naturale |
50 |
-68 |
-37 |
-2 |
2 |
-55 |
Iscritti da altri comuni |
188 |
184 |
453 |
65 |
141 |
1031 |
Iscritti dall'estero |
46 |
65 |
82 |
14 |
45 |
252 |
Altri iscritti |
14 |
44 |
5 |
0 |
0 |
63 |
Cancellati per altri comuni |
165 |
215 |
376 |
74 |
258 |
1088 |
Cancellati per l'estero |
15 |
142 |
72 |
8 |
25 |
262 |
Altri cancellati |
0 |
0 |
2 |
0 |
6 |
8 |
Saldo Migratorio |
68 |
-64 |
90 |
-3 |
-103 |
-12 |
Popolaz. residente in famiglia |
15504 |
20647 |
32620 |
6242 |
19776 |
94.789 |
Popol. residente in convivenza |
10 |
85 |
199 |
0 |
31 |
325 |
Popolazione al 31 Dicembre |
15514 |
20732 |
32819 |
6242 |
19807 |
95.114 |
Numero di Famiglie |
5331 |
8065 |
11662 |
2308 |
7168 |
34.534 |
Numero di Convivenze |
1 |
8 |
19 |
0 |
6 |
34 |
N. medio componenti famiglia |
2.9 |
2.6 |
2.8 |
2.7 |
2.8 |
2,8 |
Il bilancio demografico del 2004 denota ai due estremi Carovigno, che continua ad aumentare di popolazione presentando saldi positivi, e Ceglie che denota un saldo naturale e migratorio negativo.
Il numero medio dei componenti la famiglia risulta per tutti i comuni poco meno di tre, questo deriva dall’invecchiamento della popolazione (il 23% degli uomini e il 30% delle donne ha più di 60 anni), dall’indice di natalità basso e dal trasferimento dei ragazzi nelle città universitarie dove rimangono anche dopo la laurea, oppure si trasferiscono in altre città. Nota dolente riguarda la fuga dei giovani, illusi, di trovare di meglio altrove, e spesso incoraggiati dagli stessi genitori a lasciare la terra natia. Si alimenta una nuova emigrazione, mentre ieri si partiva per la fabbrica del Nord Europa (Germania, Francia, Svizzera, Nord Italia), oggi si parte spesso con una laurea in tasca per le multinazionali del terziario, a volte buoni stipendi ma, qualità della vita pessima.
I giovani sono la linfa vitale di un territorio; bisogna bloccare l’emorragia. Chiacchierando con molti giovani laureati, fra le altre motivazioni, mi dicono che non riescono a integrarsi come mentalità e come sistema e che cercano posti più stimolanti. Forse hanno, in parte, anche ragione, il feudalesimo, come sistema politico e sociale e come mentalità, sotto certi aspetti resiste ancora. E questa forma di rispetto-sudditanza (non so definire bene verso cosa o verso chi, il sistema? la politica?) inconsapevolmente i genitori la trasmettono, in buona fede, ai figli. D’altra parte devo dire che c’è molta imprenditorialità da parte di chi rimane, ma non avendo spesso le formazioni scolastiche e professionali adeguate, molte iniziative non hanno il successo sperato.
Nota positiva è rappresentata da musicisti, attori, registi, scrittori, impiegati del terziario avanzato italiani e stranieri che scelgono l’Altosalento come loro dimora stabile o come seconda residenza. Sono spesso, questi nuovi residenti, persone stravaganti diverse dalla popolazione locale; sono dei creativi, verso i quali la popolazione si mostra entusiasta e tollerante. Appartengono a ceti medio-alti con istruzione e professionalita’ elevate, molti provengono dall’Inghilterra che è ..molto vicina: la loro casa a Londra e dintorni dista meno di quattro ore (due ore di volo da Brindisi e le restanti due ore per i trasferimenti in aeroporto e le operazioni di imbarco). Gli inglesi amano l’unicità e l’autenticità del territorio, il loro amore per la natura è proverbiale e nell’Altosalento trovano ancora paesaggi rurali integri.
Negli anni 50 e 60 sotto la spinta del mito metropolitano, le campagne conobbero un massiccio esodo, oggi, quanto generazioni di contadini e artigiani hanno costruito, è prodotto turistico ricercato e, le nostre campagne stanno riconquistando un ruolo di primo piano, anche come luogo di lavoro e produzione.
In una realtà molto competitiva si rende indispensabile un’alta professionalità per creare maestranze capaci.‘Le nostre maestranze’ è il titolo del prossimo capitolo che parte da una analisi delle maestranze in senso allargato comprendendo tutti i cittadini per poi restringere alle maestranze in senso proprio.
per aggiornamenti vedi: Ostuni dati demografici
Ceglie Messapica dati demografici
San Vito dei Normanni dati demografici